Domenica scorsa 10 Km al Parco Nord e domani la mezza di Milano

Trascorse tre settimane (e circa 150 km di allenamento) dalla mezza maratona di Lodi, su consiglio di coach Huber, ho riprovato una gara di 10 km dopo quella di fine settembre a Pavia. L'unica in zona era la Alpin Cup Milano Parco Nord di Sesto San Giovanni. Un percorso completamente all'interno dell'affascinante Parco Nord di Milano e quindi una buona occasione per avere il tifo anche della new entry di casa Botti-Felice: Bianca, la cucciolona di pastore australiano adottata qualche settimana fa tramite l'associazione Border Collie Rescue, che ha portato davvero tanta felicità (insieme a tanti peli) nella nostra vita quotidiana!



Questa gara mi doveva servire prima di tutto per fare un po' di km a ritmo sostenuto, ma anche per capire a che punto fosse la mia condizione atletica rispetto a settembre. I "dati numerici" della gara li avrete forse visti su Strava/Instagram/Facebook, ma ecco nel dettaglio come è andata, dal riscaldamento... alle premiazioni!

Infatti è sempre fondamentale non allenarsi/gareggiare "a freddo", ma specialmente con queste temperature! Quindi qualche chilometro blando cercando una mini progressione e poi 4 o 5 allunghi di 15/20 secondi seguiti da circa 40 secondi "corricchiando", quasi a camminata veloce. Fatto questo, mi dirigo in griglia quando mancano proprio pochi minuti alla partenza e vedo una gran folla pronta al via! Fortunatamente proprio al mio arrivo lo speaker si raccomanda con gli atleti che non fanno parte della competitiva di far passare chi possiede il pettorale rosso (cioè gli iscritti per la 10 km competitiva, c'erano infatti partenze per altri percorsi, competitivi e non). In questo modo riesco a guadagnare qualche posizione, anche se non sono posizionato bene quanto avrei preferito... Negli ultimissimi secondi prima della partenza, mi pare di sentire una scarpa non perfettamente allacciata e quindi al volo mi tocca stringere un po' meglio i nodi: ho notato che mi sto trovando sempre in questa strana situazione, ormai è quasi un rito scaramantico... e subito inizia il countdown: 3, 2, 1, via!




All'inizio devo "sgomitare" un po' per risalire il gruppo. Ovvio, parlo metaforicamente, non mi permetterei mai di farlo sul serio! Ma temo che comunque qualche parola me l'abbiano tirata dietro per essermi infilato in spazi a volte stretti... a fine gara Paola mi ha detto che sembravo un indemoniato mentre sorpassavo! Scusate... la prossima volta cercherò di arrivare in griglia un pelino prima! E così mi ritrovo ben presto a correre a quello che avevo deciso essere il mio ritmo, con un bel gruppo di circa una ventina di persone di fronte a me. Mi sembrano tutti allenati e sciolti nella corsa e, a parte qualcuno che prende un piccolo margine di vantaggio, siamo abbastanza compatti e penso che forse questa sia la situazione per me ideale per evitare un "fuorigiri" iniziale, cosa che già a Pavia mi aveva fatto perder velocità nel finale.

Mi concentro sul mio passo cercando di non cedere alla tentazione di guardare troppo spesso il GPS: mi affido solo alle sensazioni, cercando di restare in coda gruppo e superando chi pian piano inizia a cedere, finché ci si ritrova quasi tutti distanziati di qualche metro in una lunga fila indiana. Credo che la classifica dei primi si sia già a grandi linee delineata a metà gara, con i distacchi che man mano si sono dilatati, credo senza tanti sorpassi. Ecco, uno dei pochi sorpassi l'ho subito io. Ma anche se non sono riuscito a ri-superarlo prima del traguardo (come inizialmente credevo di poter fare) sono quasi contento di questo sorpasso... in classifica ero comunque fuori dalla "Top 10" e quell'ultimo chilometro "sparato" al suo inseguimento mi ha fatto capire che avevo gestito bene le forze e mi ha portato a schiacciare sull'acceleratore fino alla fine. Subito dopo il traguardo l'ho anche ringraziato! Ho chiuso la gara poco sotto i 36 minuti, per la precisione 35 minuti e 52 secondi, quasi 40 secondi meglio di Pavia, ad una media di 3 minuti e 35 secondi al chilometro, velocità praticamente costante dall'inizio alla fine. Ciò mi ha permesso di classificarmi 13° assoluto, guarda caso proprio come a Pavia. Ma mentre a Pavia premiavano solo i primi tre assoluti, qui ci sono premi per tutte le categorie e quindi finisco sul podio nella mia categoria, ricevendo una simpatica coppetta (spero esser la prima di una lunga serie!) e soprattutto un bel bottiglione di ben tre litri di Campari... festaaa!!!

All'arrivo il selfie con le mie due tifose e defaticamento finale corso con la tenera Bianca, che per tutta mattina ha fatto impazzire Paola! Infatti quello che pensavamo essere un momento per lei festoso si è trasformato solo in stress per cucciola e padrona! Il parco era pieno di cani, ma lei non sopporta letteralmente la compagnia di altri pelosetti, abbaiando in continuazione anche quando gli altri cani non se la filano di striscio... Se per tutto il resto pare essere il cane ideale, su questo aspetto ci dobbiamo un po' lavorare!






Non conoscevo per niente il percorso e dopo la prima rampa all'insù già nel primo chilometro stavo iniziando sinceramente a preoccuparmi! Credo di aver pensato: "iniziamo bene!". E alla fine, seppur non esagerate, ne abbiamo affrontate in tutto cinque, di cui due cavalcavia (percorsi in entrambi i sensi di marcia). Ma devo ammettere che, nonostante per vari km si correva anche sullo sterrato bianco tipico dei parchi ed in qualche breve tratto sulla terra, il percorso mi è sembrato più veloce rispetto a quello di Pavia del 30 settembre e quindi anche questo deve aver contribuito nel grande miglioramento del tempo di gara. Per quanto riguarda le sensazioni: molto soddisfatto, sia per la velocità sia per non aver sentito quei due/tre fastidi che dopo Lodi avevano iniziato a farsi  leggermente sentire. Anche questa settimana gli allenamenti sono filati abbastanza lisci... Domani correrò la Milano21 Half Marathon organizzata da Follow Your Passion: speriamo di migliorare il tempo della mezza di fine ottobre!