Una sfida per i sensi
Quando viaggiamo, i nostri sensi sono spesso sedotti da oggetti, profumi, sapori e panorami mozzafiato. Momondo ha chiesto ai propri Open World Travelers Ambassador di indicare le cinque esperienze sensoriali più uniche, piacevoli e memorabili che abbiano mai vissuto. Ho trovato il questionario davvero interessante e divertente e ho deciso di condividerlo sul blog.
Vista
Di panorami mozzafiato ne abbiamo visti moltissimi. In Italia siamo fortunati perchè ne abbiamo tanti, da nord a sud, dalle affascinanti Dolomiti alle suggestive spiagge e calette, ma il panorama visto in Arizona, dallo Yavapai Point nel South Rim del Grand Canyon National Park è ancora fortemente impresso nella mia mente. È stato il mio primo punto di osservazione sul maestoso Grand Canyon: io e Paola eravamo insieme ai nostri amici di viaggi Manuel e Flavia per il nostro mini tour in USA. Al pensiero mi vengono ancora i brividi... sembrava di esser in un enorme dipinto, così vasto ma che stranamente pareva anche così vicino. Una delle viste panoramiche assolutamente da vedere almeno una volta nella vita. In quell'occasione il cielo era scuro e tempestoso e di fronte ai nostri occhi danzavano nubi e lampi. Nonostante il cattivo tempo siamo rimasti ad osservare questo immenso quadro fino al tramonto e penso proprio che ci torneremo per poter gustarci questa meraviglia anche con un cielo limpido.
Odore
L'odore del mosto durante il periodo della vendemmia lo trovo qualcosa di inebriante. Un soggiorno in luoghi di coltivazione dell'uva e di conseguente produzione del vino è consigliatissimo, soprattutto verso settembre, il periodo della vendemmia: uno dei periodi più belli per stare all'aria aperta, con le temperature che dopo l'afa di agosto iniziano a tornare gradevoli! Io ho la fortuna di abitare vicino ad uno di questi luoghi e ricordo benissimo certi miei allenamenti in bici, al tramonto, sulle colline di San Colombano al Lambro, con il profumo del mosto nell'aria che rende sempre la fatica un po' più... romantica.
Suono
Messico, Cenotes di Cuzama. Si tratta di tre caratteristici "laghi sotterranei", uno diverso dall'altro, che io e Paola abbiamo visitato durante il nostro tour in Yucatan e Quintana Roo, sempre insieme ai nostri cari amici Manuel e Flavia. Il suono (o meglio, il silenzio!) che c'era in quei luoghi era qualcosa di spettrale ma allo stesso tempo tranquillizzante. Piccoli mondi sotterranei dove il tempo pare essersi fermato. I Maya consideravano questi luoghi come "le porte degli inferi" e con il buio e le numerose stalattiti sui soffitti un po' possono effettivamente intimorire, ma l'acqua cristallina, il refrigerio dal caldo esterno ed il silenzio facevano sembrare quei posti come dei piccoli affascinanti paradisi.
Sapore
Credo che i sapori migliori restano senza dubbio quelli italiani. E chi ama i dolci non può non assaggiare una volta nella vita la granita siciliana, quella vera. Anche se per tanti può apparire ancora strano, l'ideale è mangiarla alla mattina insieme ad una caratteristica e soffice "brioche col tuppo". La tradizione prevede la granita al limone, ma sono numerose e gustose le varianti: mandorla e pistacchio sono le più famose, ma anche fragola, pesca, arancia, gelsi, cioccolato, caffè... insomma ce n'è proprio per tutti i gusti!
Tatto
La sabbia di Playa Norte a Isla Mujeres è stata un'esperienza tattile indimenticabile. La trasparenza delle acque non è poi così differente da certi lidi italiani (Sardegna, Sicilia, Puglia... non abbiamo niente da invidiare ai Caraibi!) ma camminare su una sabbia così soffice non ci era mai capitato, sensazione indescrivibile. Un colore dorato ed una consistenza finissima e davvero morbida. Da quando sono stato in quella spiaggia, circondata da palme di cocco, ho capito cosa si intende per "sabbia farinosa". Provare per credere.
E quali sono state le vostre cinque esperienze sensoriali indimenticabili?