La mia Generali Milano Marathon 2019 - Parte 1... Road to marathon!
Sono già passate quattro settimane dalla Maratona di Milano e finalmente voglio condividere la mia esperienza in questa gara. Con questa prima parte, voglio iniziare dal principio, dagli allenamenti e dalle gare che l'hanno preceduta.
Dopo la Milano21 Half Marathon del novembre scorso mi sono finalmente concesso un po' di riposo, continuando a correre e pedalare, ma con molta meno intensità. Nel frattempo l'amore verso la corsa è cresciuto a tal punto che ho deciso di dedicare il mio 2019 sportivo più all'atletica leggera che al ciclismo. Ed è così che sono entrato a far parte della Nuova Atletica Fanfulla di Lodi, dove il livello degli atleti è sicuramente più elevato del mio e dove avrò modo di apprendere e migliorare molto.
Durante il periodo natalizio ho quindi ripreso a dare costanza agli allenamenti anche con qualche corsa lunga, fino a "regalarmi", in modo non del tutto sensato, ben 27 km per il mio ventisettesimo compleanno...
Fu proprio quel giorno, il 24 dicembre, che decisi che avrei corso TUTTI i giorni, con qualsiasi condizione meteo: quando piano e poco in compagnia di Bianca e Paola, quando di più oppure più veloce, con ripetute o altri allenamenti simili. Un'alternanza fatta con criterio che in breve tempo mi ha permesso di arrivare ad una buona condizione fisica. Il principale obiettivo di questa prima parte dell'anno era stato fissato da tempo e avevo già cerchiato in rosso la data del 07 aprile 2019, giorno della Generali Milano Marathon.
Ma per preparare bene una distanza di 42,195 km bisogna andarci cauti e passare da distanze intermedie per capire se gli allenamenti stanno dando i loro frutti e se il corpo sta reagendo al meglio. Così prima di tutto ho deciso di correre una 10 km, la StraMagenta del 27 gennaio 2019, da prendere come test per capire a che punto fossi rispetto al picco di forma di novembre.
Il risultato è stato abbastanza soddisfacente, seppur la gestione della gara non è stata proprio delle migliori... Si trattava di un percorso di 5 km netti da ripetere due volte: primo giro in 17 minuti 36 secondi alla media di 3'31" al km, secondo giro in 18'22" alla media di 3'40". Forse si poteva far di meglio partendo meno forte, ma essendo un test mi andava anche bene così!
Su indicazioni dell'allenatore ho continuato man mano ad aumentare la distanza, fino a provare prima 28 km e dopo un paio di settimane i 30 km corsi intorno ai 4'10" al km.
Il test successivo è stata quindi la mezza maratona, la Scarpadoro Half Marathon di Vigevano del 17 marzo 2019. Abbastanza soddisfatto sotto l'aspetto della classifica: chiudendo 26esimo assoluto su 1.200 persone e quarto di categoria sono salito sul palco per la premiazione, la mia prima volta su questa distanza. Ma le sensazioni ed il cronometro (fermato a un'ora, 20 minuti e 29 secondi) mi hanno onestamente un po' deluso. Contando che, con molto meno allenamento, alla mezza di Milano del novembre scorso ci avevo impiegato 40 secondi in meno, vuol dire che in effetti qualcosa non è proprio andata bene...
Il test successivo è stata quindi la mezza maratona, la Scarpadoro Half Marathon di Vigevano del 17 marzo 2019. Abbastanza soddisfatto sotto l'aspetto della classifica: chiudendo 26esimo assoluto su 1.200 persone e quarto di categoria sono salito sul palco per la premiazione, la mia prima volta su questa distanza. Ma le sensazioni ed il cronometro (fermato a un'ora, 20 minuti e 29 secondi) mi hanno onestamente un po' deluso. Contando che, con molto meno allenamento, alla mezza di Milano del novembre scorso ci avevo impiegato 40 secondi in meno, vuol dire che in effetti qualcosa non è proprio andata bene...
Nel dopo gara, ho allora analizzato bene il tutto. Se a Magenta avevo sbagliato la gestione delle energie, a Vigevano posso dire di aver sbagliato la loro assunzione: la cena è stata sicuramente azzeccata, con pasta (olio e parmigiano) e bresaola, ma la colazione con tè e sole tre fette biscottate e miele è stata decisamente scarsa, soprattutto se unita al fatto di non aver mangiato nessun gel pre-gara e che ho assunto un solo gel al quattordicesimo chilometro... poco e troppo tardi! Conseguenza: stanco troppo presto e gambe totalmente vuote per più di un quarto di gara... Tutta esperienza in ottica maratona, utile per ricordarmi che nessun dettaglio va trascurato.
Se a questo errore aggiungiamo la febbre a 40° del giorno successivo (cosa che non mi succedeva da anni!), che con il consulto del medico mi ha rivelato un'infezione alle vie respiratorie, diciamo che la delusione è anche un po' motivata... Infezione che in realtà era in circolo già da un paio di settimane, da quando con la mia testardaggine avevo corso ai -15 gradi della Lapponia durante la mia breve vacanza con Paoletta. Fu infatti lì che iniziai con mal di gola e altri sintomi che avevo "tamponato" con qualche bustina di paracetamolo in acqua calda. Ma l'affaticamento della mezza maratona è stato il colpo di grazia alle mie difese immunitarie e così mi è toccata una settimana di riposo e antibiotici.
A sole tre settimane dalla gara, con le ultime ripetute da fare e ancora un ultimo importantissimo allenamento lungo... non è stato il panico, ma ci sono andato vicino! Mi sembrava di gettare al vento tutta la fatica ed i sacrifici fatti; invece posso ora dire che con il senno di poi si è trattato solo di un breve stop forzato che probabilmente ha portato al mio corpo solo benefici! L'allenamento lungo (32 km invece dei 36 previsti) è stato messo in qualche modo sulle gambe, qualche ripetuta l'ho fatta ugualmente e alla fine sono arrivato fresco e pronto all'appuntamento del 7 aprile.
Continua nel prossimo post: Parte 2... La gara!